La Salute
La dieta di Okinawa: i segreti delle donne giapponesi
by VIVIPOSITIVO Team

Okinawa è un’isola a sud del Giappone, la sua peculiarità è quella di ospitare oltre il 20% dei centenari della popolazione totale, con una durata media della vita tra le più alte del mondo. Oltre a vivere di più, si vive anche sani. Abbiamo quindi scelto di scoprire quale sia il loro elisir di lunga vita.
Okinawa sembrerebbe l’isola delle meraviglie, un luogo bellissimo e in cui si vive bene. Qui, si riscontra una percentuale nettamente minore di malattie rispetto al resto del mondo, soprattutto nelle donne, con minore probabilità di sviluppare tumori e demenza senile, livelli più bassi di colesterolo, glicemia e pressione.
La dieta di Okinawa: stile di vita
Le persone di Okinawa, oltre all’alimentazione, dichiarano di aver mantenuto sempre uno stile di vita attivo, attraverso buone relazioni sociali (amici e parenti) e una mentalità positiva.
Un buon metabolismo? Non solo è nei geni, ma lo si può anche sviluppare. La prova? I loro nipoti, trasferitisi altrove e con diversi stili di vita: non hanno le stesse probabilità di invecchiare come i nonni. Non abbiamo più scuse.
Le donne di Okinawa non si perdono mai d’animo grazie al loro forte ottimismo e non smettono di praticare attività fisica, come lunghe camminate e addirittura arti marziali.
Un concetto importante è lo yuimaru, che indica il senso di appartenenza e la consapevolezza di essere sempre importanti, il quale gli viene trasmesso da amici e parenti. Il fatto di non venire trascurati aiuta a non perdere l’interesse nei confronti della vita quotidiana e, di conseguenza, a vivere di più.
Quasi nessuno ha la tendenza a fumare o bere alcolici (questi ultimi consumati occasionalmente, pensiamo ad esempio, al sake).
Non si tratta semplicemente di una dieta ma di un vero e proprio stile di vita.
La dieta di Okinawa: concetti fondamentali
Ishokudoghen è un termine che significa “il cibo è medicina”, ed è uno dei concetti fondamentali su cui si basa l'approccio al cibo.
La dieta è povera di calorie, con una restrizione fino al 10% rispetto alle diete degli altri paesi del mondo.
Un altro insegnamento che si trasmette sin da bambini è lo hara hachi-bu, un precetto che si rifà al confucianesimo che vuol dire mangiare finché non si è sazi all’80%. Risultato? Spizzicano invece di abbuffarsi mangiando 5 volte al giorno, non facendosi mancare snack salutari (frutta e pesce essiccato).
Vediamo quindi, come tutto ciò non significhi mangiare di meno bensì mangiare meglio (tanto che molti la definiscono la versione asiatica della dieta mediterranea), nutrendosi con cibi a bassa densità calorica ma ricchi di fibra, vitamine, minerali, oligoelementi, antiossidanti ed enzimi.
La dieta di Okinawa: alimentazione
Quello che si consuma maggiormente sono le verdure, nessuna esclusa. In modo particolare, quelle a foglia verde e a radice gialla. Un prodotto tipico dell’agricoltura locale sono le patate dolci (contenenti polifenoli che controllano la produzione di radicali liberi) e quelle viola, note per avere un basso indice glicemico e quindi ad alto potere saziante.
Mangiano quotidianamente riso e pesce, crostacei, soia e prodotti da essa derivati come il tofu, alghe (noi possiamo sostituirle con il pesce azzurro), legumi e molta frutta. Le spezie in cucina, non mancano mai.
I cibi consumati limitatamente sono uova e carne. Quest’ultima viene utilizzata come contorno e viene consumata tipicamente durante le festività.
Non bevono latte bovino, prediligendo il tè (verde e al gelsomino, i quali sembrerebbero avere potere antinfiammatorio e anticancerogeno).
In poche parole, cibi provenienti dalla terra, stagionali e non confezionati.
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La prova vivente che essere padroni del nostro stile di vita, vivendo in un ambiente sano e soprattutto con un setting mentale volto alla positività, ci fa vivere meglio e di più.
Basta poco.
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