La Palestra
L'esercizio di meditazione di 60 secondi che stiamo facendo in questi giorni
Perché per meditare non c’è bisogno di vestirsi di banco con le gambe incrociate su qualche montagna sperduta. La meditazione insegna a vivere nel momento presente, lasciando andare per conto proprio giudizi e pensieri che affollano la nostra mente. Come tutte le cose, basta iniziare.
Contributor: Angela P.
by VIVIPOSITIVO Team

L'esercizio che proviamo ora insieme è questo: fermiamoci un attimo, cerchiamo di concentrarci sull’immagine che segue. Mentre la osserveremo la nostra mente continuerà a viaggiare perché così è abituata ad agire, ma noi cerchiamo di riportarla all’attenzione della foto. Prendiamo un cronometro.
60 secondi da ora: go!
Com’è andata? Hai preso tutti i 60 secondi per osservare l’immagine? O hai cominciato a chiederti cosa ci fosse da guardare visto che è tutto nero? La curiosità ti sta facendo leggere queste righe prima che finisse il tempo?
No problem, puoi sempre riprovare.
L'esercizio di meditazione tascabile:
Il metodo
In questo esercizio alla meditazione abbiamo preso in prestito una tecnica utilizzata da Robert Rauschenberg, nei suoi “White Paintings”. Nel 1951 scatenarono reazioni non troppo positive nel mondo dell’arte, trattandosi di cinque opere composte da pannelli modulari dipinti completamente di bianco con un semplice rullo, che chiunque sarebbe stato in grado di realizzare.
Questi quadri appartengono al filone espressionista, in cui si esprime quello che si sente, come ha avuto modo di fare lo stesso pubblico che si è trovato ad osservarli. Come? Riflettendo la propria ombra su di essi, che è diventata automaticamente un'opera d'arte.
L'esercizio di meditazione tascabile:
Perché nero?
A differenza dei White Paintings sopracitati, il quadro digitale che ci siamo trovati davanti è nero, perché?
E’ un adattamento al mezzo in cui l’opera viene proposta; per avere lo stesso potere riflettente che si aveva sui pannelli bianchi di Rauschenberg, c’è bisogno di utilizzare un colore che permetta ciò su un dispositivo luminoso. Il nero, con la sua minore luminosità è il più adatto a questo scopo, oltre a rappresentare l’opzione più rilassante per i nostri occhi.
Quindi, osservando questo quadro digitale completamente nero, abbiamo avuto davanti ai nostri occhi la visione di due immagini sovrapposte di noi e il nostro ambiente.
L'esercizio di meditazione tascabile:
Cosa ne facciamo?
Senza lasciarci andare a riflessioni su quanto il nero dell’immagine sia profondo, cerchiamo di osservare senza focalizzarci su nulla in particolare.
E’ una tecnica utilizzata nella meditazione, in alternativa agli occhi chiusi, attivando la vista periferica.
Quel tipo di sguardo che ci permette di avere un ampio raggio di osservazione, vicino ai 180°. Questa visione ci permette di cercare il nostro centro di equilibrio mediante la relazione che abbiamo con l’ambiente in continuo mutamento intorno a noi.
You can try again now.
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